Una casa su cinque evade il canone Rai

4 12 2008

Nel Lazio una famiglia su cinque non paga il canone Rai. A livello provinciale è Rieti la maglia nera ( 27,1 % ), seguita a distanza da Latina ( 22,6 % ),
Frosinone ( 21,9 % ), Viterbo ( 21 & ) e Roma ( 20,8 % ).
Risultati che tutto sommato possono soddisfare i dirigenti D Viale Mazzini, dato che la regione si piazza al dodicesimo posto, ben lontana da realtà come la Campania e la Sicilia, dove l’evasione è doppia e supera il 40 %. Senza contare valori come quelli delle provincie D Napoli e Catania, olte il 50 %.
Questi i dati aggiornati al 31 Dicembre 2007 forniti dalla tv pubblica.
La legge che istituisce il canone Rai appartiene alla preistoria delle comunicazioni: fu emanata dal Governo Mussolini nel 1938 quando il televisore era stato da oco inventato, anche se in Italia si sarebbe diffuso a livello D massa solo begli anni ’50.
La norma stabilisce il pagamento per chiunque abbia apparecchi “atti o adattabili” a ricevere radiotrasmissioni. Chi ha quindi una televisione e guarda solo programmi non RAI, deve comunque mettere mano al portafogli.

Fonte: Articolo a cura D Andrea Marini e Serena Riselli tratto dal free press “24” del 1 Ottobre 2008.

Tempo fa si discusse sulla modifica delle legge in questione per aggiungere anche i personal computer alla lista degli “apparecchi” da tassare, per la ricezione D segnali tv, in quanto, appunto, i pc sono abilitati anche a questo uso. Si sa, basta avere una connessione internet per poter vedere ( gratis, il più delle volte ) partite D calcio, serie tv e film in streaming sui canali web in chiaro. Nella speranza che questo non avvenga mai ( visto che già siamo “obbligati” all’acquisto della piattaforma digitale terrestre, anticipata addirittura alla fine del 2008, in Italia )
Vi saluto.

Ciaoo, Steven.

La.St.