Fumo: due geni aumentano i tumori

30 04 2009

Si aprono nuove prospettive per l’individuazione dei fumatori più a rischio di tumore ai polmoni. Una ricerca, pubblicata su Plos Gemetics, ha individuato due nuove varianti genetiche che aumentano la possibilità di ammalarsi nei fumatori. La scoperta offre l’opportunità di riconoscere precocemente i soggetti a maggior rischio grazie a test genetici.

Fonte: quotidiano gratuito “City” del 16 Marzo 2009.





Nel Lazio dal 2001 al 2007 352 tumori per l’amianto

13 04 2009

La Regione rende noto che al Giugno 208 sono stati segnalati all’archivio del Registro Mesoteliomi del Lazio 701 possibili casi. Alla fine della valutazione della documentazione sono risultati 352 casi D mesotelioma – tumore raro, ad elevata letalità e prevalente origine professionale; in molti casi è un indcatore D pregressa esposizione ad amianto – clinicamente confermati per il periodo 2001-2007. L’analisi è stata dunque condotta su 352 casi residenti nel Lazio al momento della diagnosi, separatamente per il periodo 2001-2006 e 2007. Intanto, la Pisana ha avviato il Progetto per la mappatura D materiali conteneti amianto ( Mca ) in tutto il territorio regionale con l’invio D 30000 lettere ad altrettanti soggetti pubblici o privati potenzialmente interessati.

Fonte: “E Polis” del 13 Ottobre 2008.

Articoli correlati:

https://stvenworldnow.wordpress.com/2008/05/12/come-si-smantella-leternit/

https://stvenworldnow.wordpress.com/2008/12/21/ventimila-tumori-dovuti-al-lavoro/





Ventimila tumori dovuti al lavoro

21 12 2008

L’Inail ne riconosce mille l’anno in tutta Italia ma per le stime epidemiologiche sono almeno 10 volte tanto: i tumori causati dal lavoro con sostanze cancerogene o mutagene sarebbero il 2 – 4 % del totale dei tumori: fra 10mila e 20mila l’anno solo nel nostro Paese. Il dato è emerso a Torino nel convegno “Cancerogenesi professionale”.

Fonte: “City” del 17 Dicembre 2008.





Da un batterio nuove prospettive per l’immunoterapia dei tumori

22 12 2007

Un batterio per via orale per scatenare una risposta immunitaria anticancro su più fronti. Anche in somministrazioni ripetute nel tempo, come i richiami di un vaccino “classico”. E’ questa la scoperta di un gruppo di scienziati dell’Istituto Europeo di Oncologia attivo presso il Campus IFOM-IEO di Milano (IFOM Fondazione Istituto FIRC di Oncologia Molecolare, IEO Istituto Europeo di Oncologia). Il team di ricerca in Medicina Molecolare dello IEO utilizza già lo stesso batterio per scatenare una risposta immunitaria generale dell’organismo, in grado di uccidere le cellule tumorali di melanoma infettate.

Fonte: InnoNation